playlist1

         Questa storia già l’ho raccontata. Tempo fa lessi che gli odori e la musica sono i più potenti evocatori di memoria (recentemente ho saputo che anche la danza lo è, ma questa è un’altra storia da raccontare in altro momento e luogo), tanto che alcuni tentativi con malati di Alzheimer hanno dato buoni risultati; magari non tanto come guarirli ma hanno apportato qualcosa di buono. Ah, bella idea, pensai, mo mi faccio una playlist, caso mai.

           Supponendo che il potere terapeutico o giù di lì sia vero, la prima cosa che mi vien in mente è che una volta confezionata la lista è buono passarla a qualche affezionato di un’altra generazione, che fra coetanei il meglio che può passare è che il meno rincoglionito non si ricordi dove l’ha messa. Sperando che questo problema si ponga più tardi possibile dentro del destino di ognuno, ho confezionato una prima lista della/per la mia memoria.

         Questo è il criterio che sto seguendo, e ognuno farà come gli pare:

         non è una lista dei miei pezzi favoriti. Di fatto, salvo un paio di coincidenze, nessuno dei presenti è il mio favorito dell’artista; c’è ne qualcuna che neanche mi piace troppo e potrei prescindere facilmente dell’operato generale dell’artista implicato;

         non è una lista di canzoni emblematiche di un periodo, associate a sensazioni e ricordi continuati e ampli; credo che questa missione la compiono d’avanzo Youtube e Spotify;

         è una lista di pezzi con un potere evocativo superiore, tento intenso e preciso che ti riporta direttamente al posto che era, con la gente che c’era, l’anno che era, il mese, l’ora che era, e se ti capita in mano un calendario, magari non il giorno ma la settimana che era la potresti indicare;

         non ho messo pezzi che questo speciale potere evocativo ce l’hanno per i ricordi sgradevoli. Non ne vedo la convenienza. Oltretutto i ricordi sgradevoli sono sopravviventi nati, per una legge della natura simile a quella che fa che dolci apette muoiano per un sospiro e le zanzare tigre non le ammazza neanche l’olocausto nucleare.

           È una lista lunga, che sessantasei anni danno di se, e tuttavia potrebbe esserlo di più; ci sono vuoti tra periodi, i ricordi primissimi sono troppo lontani, quelli recenti sono si sono ancora formati; ma insomma, qui sta. Perché? E perché no, eventualmente. E perché ogni tanto, delle cose che vengono in mente bisognerà farne qualcuna pure se non ha una utilità e/o finalità pratica.

            Vi invito a farlo come una passeggiata per le storie di ognuno. Se alla fine confezionate le vostre liste, con gli apporti vari di coincidenze, improvvisi ricordi (!) storie apparentemente perse, etc. possiamo fare la Playlist della Memoria di Gruppo.

            So’ tempi strani. Non sarà questa la cosa più stupida che abbiamo fatto e faremo.

          Esta historia ya la he contado. Hace un tiempo leí que los olores y la música son los mas potentes evocadores de memoria (recientemente he sabido que la danza también lo è pero esta es otra historia, de contar en otro momento y lugar), tanto que algunos intentos con enfermos de Alzheimer han dado buenos resultados; a lo mejor no lo han curado pero les han aportado algo bueno.

           Suponiendo que esto sea verdad, lo primero que se me ocurre es que, una vez confeccionada la lista, es bueno pasarla a algún cariñoso de otra generación, que entre coetáneos lo mejor que puede pasar es que el menos atontado no se acuerde donde la ha guardado. Esperando que el problema se ponga lo mas tarde posible dentro del destino de cada uno, he confeccionado una primera lista de/para mi memoria.

           Este es el criterio que estoy siguiendo, y cada uno hará lo que quiera:

            no es una lista de mis piezas favoritas. De hecho, salvo un par de coincidencias, ninguna de las presentes es mi favorita del artista; hay alguna que tampoco me gusta mucho y podría fácilmente prescindir de la obra general del artista implicado;

            no es una lista de piezas emblemáticas de determinados periodos, que llevan consigo sensaciones y recuerdo amplios; creo que esta misión las cumple ampliamente Youtube y Spotify;

            es una lista de piezas con un poder evocativo superior, tan intenso y preciso que te lleva directamente al sitio que era, con la gente que estaba, el año que era, la hora que era y si te dan un calendario, a lo mejor no el día pero la semana la podrías indicar;

            no he puesto piezas que este poder evocativo los tienen de recuerdos desagradables. No veo la conveniencia de hacerlo. Además los recuerdos desagradables son supervivientes, por una ley de la naturaleza similar a la que hace que las dulces abejitas se mueran por un soplo y a los mosquitos tigres no los mata tampoco el holocausto nuclear.

            Es una lista larga, que sesenta y seis años dan de si, y sin embargo puede serlo mas; hay vacíos entre periodos, los recuerdos tempranos están demasiado lejos, los recientes todavía no se han formado; pero bueno, aquí está. Porqué? Y porqué no, eventualmente. Y porqué de vez en cuando, de las cosas que vienen a la mente, habrá que hacer alguna incluso si no tiene utilidad y/o finalidad practica.

            Os invito a hacerlo como un paseo por la propia historia. Si al final hacéis las vuestras, entre coincidencia, recuerdos (¡) improvisos, aportaciones, podemos hacer la Lista de la Memoria de Grupo.

            Son tiempos raros. No será esta la cosa mas estúpida que hemos hecho y haremos.